“La casa del nespolo” di Sonoko Machida è un libro fatto di emozioni nitide, di colori caldi e profuma di foglie di tè.
Abbiamo a che fare con cinque racconti tutti collegati tra di loro dalle emozioni umane. Emozioni semplici e complesse, emozioni limpide e insabbiate. Gioia, tristezza, depressione, ansia, rassegnazione, spensieratezza, allegria, paura, quante emozioni siamo in grado di provare? Sappiamo riconoscerle?
E cos’è la tanto ricercata felicità?
Queste sono solo alcune delle domande che orbitano attorno ai racconti che danno vita a tanti personaggi dalle personalità più disparate.
L’autrice ha creato storie diverse con voci narranti mai noiose e mai simili ma con alcune cose in comune: la casa dove vanno ad abitare ovvero una appartamento con un grande nespolo che secondo la tradizione dovrebbe essere un albero portafortuna eppure questa casa porta con sé un enorme bagaglio d’infelicità. Oltre a queste mura, i personaggi hanno in comune l’anziana signora Nobuko che va sempre a passeggiare nel quartiere ed intorno alla casa del nespolo con un cesto di vimini dal quale fa capolino la sua tartaruga Gan-chan.
Questa vecchietta buffa è in grado di allacciarsi subito al cuore del lettore, è impossibile non affezionarsi a questo personaggio credetemi; i suoi modi di fare sono di una dolcezza che stringe il cuore. Personalmente mi è piaciuta tanto la caratterizzazione dell’anziana signora del quartiere e della sua tartarughina. Nobuko è quella signora che tutti vorremmo incontrare, ha una parola di sostegno per tutti, regala gentilezza e buonumore, sembra un po’ l’angelo custode di questi personaggi.
Sono cinque storie che sembrano apparentemente semplici ma sotto sotto sono molto metaforiche e lasciano una sensazione positiva di speranza. Non manca la morale a chiusura di ogni racconto, i significati sono profondi proprio come gli argomenti trattati. Lo stile dell’autrice è molto armonioso, pacato e senza fretta. Per quanto mi riguarda l’ho trovata una lettura godibile ma non sono riuscita ad entrare totalmente in queste storie. Mi sono sentita un po’ estranea e mi è mancato un qualcosa che tirasse le fila in maniera più netta.
Detto questo, se avete voglia di una lettura che rimane ancorata alle dinamiche di vita ma con uno sfondo estremamente poetico e melodioso, “La casa del nespolo” di Sonoko Machida fa al caso vostro.
Preparatevi ai tanti intrecci, ai nomi bellissimi, a tante tazze di tè, alle descrizioni sensibili e ad adorare la signora Nobuko con la sua tartaruga.
Vi auguro buon proseguimento di giornata cari lettori, noi ci sentiamo presto per un salutino prima delle vacanze!