“Onesto” di Francesco Vidotto

Oh lettrici e lettori, preparate i fazzoletti. Potrei riassumere così la nuova uscita della casa editrice Bompiani, “Onesto” di Francesco Vidotto, un libro che entra sottopelle e fa commuovere parecchio.

Ma prima di tutto, come state? Spero bene. Abbiamo oltrepassato la metà del mese più corto dell’anno e devo dire che Febbraio è stato ricco di letture intense. Parliamo di “Onesto”, di nome e di fatto. Il romanzo è fresco di pubblicazione, costa 18.00€ per 252 pagine. Si tratta di un regalino di compleanno, la mia big sister ha fatto centro!

Proprio quest’estate avevo letto “Oceano”, sempre di Vidotto e appena questo nuovo romanzo è arrivato tra le mie mani, l’ho letto subito senza tergiversare.
C’è da dire che per me questa storia è decisamente una comfort zone, è nelle mie corde al 100%.
Siamo tra i boschi e ai piedi delle vette del Cadore e le descrizioni naturalistiche dell’autore sono estremamente mirate, sensoriali e ricche di dettagli. Detto questo, se amate la montagna, tra queste pagine troverete pane per i vostri denti perché oltre alle descrizioni notevoli, vi è la semplicità delle cose, la quotidianità di un tempo passato, inverni rigidi e vette che confortano, gesti antichi e mani ruvide.

"Onesto" di Francesco Vidotto

Come accade in “Oceano”, anche in “Onesto” la storia si apre con l’autore che incontra un personaggio anziano che già di per sé è un pozzo di storie. In questo caso Francesco Vidotto incontra il nostro Guido Contin, detto Cognac, un anziano che vive insieme a Moglie, la sua fidata gatta.
Guido Contin non possiede niente se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime dei “suoi” monti e respinte al mittente. Le lettere sono scritte da un uomo che si firma col nome di Onesto e nelle quali ci racconta la sua vita con Santo, il suo gemello e Celeste. Ci narra a modo suo della guerra, delle montagne, della lotta emotiva e fisica, delle sfaccettature del dolore e dell’amore.

Il lettore diventa spettatore emotivamente molto coinvolto delle vicende che legano i personaggi di queste lettere. Vogliamo saperne di più, vogliamo capire, conoscere. Credo che il personaggio di Onesto, si possa solo amare, non ci sono altre opzioni.
L’autore ci fa vivere tante emozioni che crescono piano piano, si intensificano e poi arriva la commozione. Sul finale io ho pianto parecchie lacrime, lo ammetto. Perché è una storia che porta con sé valori eterni, universali e pieni di vita. La scrittura è molto semplice, i periodi sono brevi ma incisivi. Ci sono frasi che entrano nel cuore. Il crescendo c’è e si sente in tutta la sua grande emozione.

Anche qui, come in “Oceano”, abbiamo a che fare con persone anziane che ci fanno ripercorrere la loro vita. Gli anzini sono libri meravigliosi, sono storie in carne ed ossa.
“Onesto” di Francesco Vidotto tocca la guerra con la sua devastazione, l’ingiustizia, l’amore nella sua grandezza. In maniera poetica racconta di quanto può essere dura la vita, della Natura che è amica, compagna e saggia maestra. Mi è piaciuto il romanzo, assolutamente, mi sono sentita parte integrante di questo mondo antico e amica di questi personaggi così ricchi e sensibili. L’unica cosa, se devo trovare il famoso ago nel pagliaio, è che per certi versi l’ho trovato molto simile alla storia di “Oceano”. Però forse è il modo che ha l’autore di raccontare, di fare uscire le emozioni forti, e allora va bene così.

Per chi è? “Onesto” di Francesco Vidotto è una storia per tutti, per il mondo intero. Lo consiglio particolarmente alle anime antiche e sensibili che si sentono fuori posto in questa realtà così frenetica e spesso spicciola. Ve lo consiglio se avete voglia di una storia piena di emozioni che sa toccare tante corde.

Care lettrici e cari lettori, fateci un pensierino, non ve ne pentirete. E poi il finale è pazzesco, io avevo intuito qualcosa… Ma la conferma è stata speciale. No, non dico nulla, mi fermo qua.
Adesso corro a scegliere quella che sarà l’ultima lettura di Febbraio… Ci sentiamo prestissimo!
Buon proseguimento di giornata e buone letture!