“La montagna come amica” di Pascal Bruckner è uscito da pochissimo in libreria, dal 20 Gennaio. Comincio subito col dirvi che se siete amanti delle vette, delle camminate, dell’arrampicata e dell’aria di montagna nel suo senso più ampio, questo libro vi riempirà i polmoni di benessere.
Il contenuto è davvero ampio, in 197 pagine l’autore mescola tante argomentazioni. Abbiamo riflessioni filosofiche attualissime, alcuni spezzoni di vita vissuta, ricordi ed esperienze personali inframezzati da testimonianze di alpinisti come Messner e Mallory. Non mancano le considerazioni sulla situazione climatica di prima e di adesso, sull’ecosistema, s’intrecciano le correnti dei venti e quelle di pensiero.
Alla base di ogni parola, virgola o punto, c’è la passione, l’Amore puro e genuino per la montagna.
Non vi nego che alcune pagine mi hanno fatta emozionare nel profondo, proprio perché l’autore si rivolge alla montagna come se stesse parlando a una divinità, una musa, un Amore profondo, primordiale.
“La montagna è la mia delizia e la mia cura” leggete e rileggete la potenza di queste parole.
Probabilmente mi ha emozionata così tanto perché per certi versi, molti versi, mi ritrovo nelle sue riflessioni. Quando parla della fatica che “ha bisogno di sentire altra fatica”, ancora e ancora, conosco quella sensazione. La ricordo viva nelle mie gambe, col fiato cortissimo, con lo sguardo che punta lassù e la voglia di arrivarci.
Quest’estate ho toccato più vette, in compagnia e da sola, mi sono rifatta un pezzo di sentiero 00 e quelle specifiche sensazioni le ho riprovate tutte. Ho risentito quella “brama”, come la chiama l’autore. Nonostante stessi leggendo il libro sdraiata sotto le coperte, avrei preparato lo zaino, mi sarei infilata gli scarponcini in quel preciso momento e sarei partita!
Siamo malati noi “scarpinatori”, malati o appassionati, chissà. Se non altro ci sentiamo vivi e pronti a sfidarci.
Il suo modo di scrivere mi ha fatta sorridere molto, non ha veli, né giri di parole. Racconta la sua verità per com’è, proprio come la montagna, si mostra senza maschere o sotterfugi. La sua prosa ricca, piena di nozioni ed accattivante mi ha davvero stregata, mi sono staccata con difficoltà da questo libro, vi dico la verità.
Ormai mi conoscete, sapete che dove c’è il bosco, la montagna, l’aria che profuma di libertà ed un sentiero sconnesso, mi sento a mio agio. Nel mio habitat. E questa lettura mi ha riportata proprio lì, con la bramosia di ritornarci al più presto.
È stato interessantissimo leggere anche del suo rapporto sia con la montagna che con l’arrampicata.
Alla fine “La montagna come amica” di Pascal Bruckner gira attorno a questi due concetti che si diramano in più sentieri, proprio come fossero due crocevia.
Il rapporto che l’autore ha con le vette è di vero amore, intimo, personalissimo, rispettoso e passionale. Mentre per quanto riguarda l’arrampicata, il suo concetto va al di là dell’azione fisica, mira soprattutto a un qualcosa di più grande. Come se fosse una sorta di “auto spinta” per superare i propri limiti, una sfida con se stessi insomma. Ci si eleva verso quella determinata vetta, è esattamente come recita il sottotitolo del libro “piccolo trattato di elevazione”.
“La montagna come amica” di Pascal Bruckner è un libro che assomiglia ad un sentiero, ad un percorso che invita ad avere consapevolezza di sé e dei propri passi. D’altra parte in montagna, quando si decide d’intraprendere un’avventura, ci si sfida con noi stessi e soprattutto arriviamo a conoscere il nostro vero “io” e quando quel sorriso arriva dall’anima, beh… Si percepisce e lo conosco ma non sono in grado di descrivervelo.
Dunque amici cari, come vi ho detto all’inizio, se siete amanti della montagna e delle vette oppure se conoscete qualcuno che lo è, non lasciatevi scappare questo gioiello, tenetene di conto!
Ringrazio con tutto il cuore la casa editrice Guanda per avermi mandato in omaggio questa copia quasi in anteprima, è stato un piacere ed un onore.
Buon proseguimento di giornata lettori, a presto!
