“Le montagne mi chiamano” di John Muir

Eh… Un titolo, un perché.
“Le montagne mi chiamano” di John Muir l’ho visto e preso. Ero nella libreria del cuore qua in montagna e il mio cervello diceva: “Sil, un solo libro. Uno solo per adesso”. Tra le mani avevo già “Nova” di Bacà.
Sono arrivata alla cassa convinta di portare lui a casa ma poi il mio sguardo è stato catturato di prepotenza da un sentiero in copertina. Ho rimesso al suo posto Bacà (perdonami, tornerò da te più tardi!) e ho preso “Le montagne mi chiamano” di John Muir.

Fin dalle primissime parole mi sono sentita nel bosco e quindi a casa.
Partiamo da qualche info su chi era l’autore; vorrei dirvi semplicemente che era un “bomber” ma forse sarei troppo vaga. Dunque, John Muir era tante cose: filosofo, alpinista, scrittore, scienziato e poeta.
Ma più di tutti, era amante e pioniere della wilderness, ovvero delle terre selvagge e della Natura, che lui scrive con la lettera maiuscola, proprio come piace a me.
E’ considerato il “padre” dei parchi naturali, delle aree protette e, non a caso, è stato il fondatore del “Sierra Club”, uno tra i più grandi e antichi movimenti ambientalisti che conta 130 anniversari, quindi ecco… Mica noccioline!

“Le montagne mi chiamano” di John Muir è una specie di diario di esplorazioni, di riflessioni, insegnamenti ed esperienze di vita legate ai boschi, ai cieli, alle vette, ai ruscelli e agli alberi.

“In ogni passeggiata nella natura si riceve molto di più di quello che si cerca” scrive l’autore e ogni sua citazione e riflessione è stata per me come una bellissima immersione.
Sarà che ho letto (anzi, divorato!) questo libro tra i miei monti, dove i miei piedi non vogliono far altro che stare nelle scarpe da trekking, sarà che l’argomento è molto “mio”… Sarà quel che sarà ma io, proprio come dice il titolo, quando le montagne mi chiamano, devo rispondere.

Mi stanno chiamando tanto, sì, lo percepisco. Un richiamo che mi fa mettere in dubbio così tante cose che non sto qua ad elencavi altrimenti facciamo notte.
In questa raccolta che profuma di resina e sottobosco, mi sono sentita legata nel profondo alle sue parole, alla Natura con la N maiuscola come piace scrivere all’autore.
Io vi consiglio di leggerlo a precindere; sono informazioni che arricchiscono.
Se non siete amanti della Natura, questa raccolta di pensieri ed esperienze magari può aiutarvi a guardare il tutto da un altro punto di vista. Se invece siete anime boscose… Che ve lo dico a fare? Fatelo vostro e lasciatevi guidare da quest’uomo saggio almeno tanto quanto un vecchio e possente albero dal tronco nodoso e dalle lunghe fronde.