Nebbia

Da qualche giorno a questa parte, nel mio caro paesello si è presentata la silenziosa ma ingombrante nebbia dicembrina e detto tra noi, non mi pare abbia tanta voglia di andarsene.
Considerando il fatto che a tutto c’è una spiegazione, o almeno così dicono, anche la presenza insistente di questo fenomeno atmosferico deve aver un suo perché.
Quando stamattina ho aperto la porta della mia casina, sono stata sopraffatta da uno strano senso di mistero; la vallata del Chianti era completamente coperta da questa grigiastra soffice coperta di nebbia. Che bello spettacolo è stato regalato ai miei occhi questa mattina, godimento puro. Sembrava lo scenario tipico dei film thriller-horror, un silenzio prepotente, nessun timido cinguettio, il sole sembrava essersene andato in pensione ed ecco che il mio cervello ha iniziato a viaggiare.
Ha salpato con scarsa visibilità, è rinomato il sensuale vedo-non-vedo della nebbia, minuscole goccioline di acqua fredda m’inumidiscono i capelli, il vapore esce dalla mia bocca e infine il mio cervello ha deciso di far attraccare la sua piccola barchetta al porto di Schopenhauer, filosofo tedesco rinomato per la sua visione pessimistica, motivo per il quale mi è sempre rimasto tanto simpatico. A scuola ho studiato volentieri filosofia, una materia a dir poco contorta ma interessante e Schopenhauer era in assoluto uno dei miei preferiti; tra l’altro ricordo di aver fatto una bellissima interrogazione su di lui e sul suo pensiero, quindi sono contenta che il mio cervello sia andato a fargli un salutino.
Avendolo riportato alla mente, mi viene da paragonare la nebbia al suo “velo di maya”.
Schopenhauer afferma che la vita non è altro che un sogno e che la realtà ed il mondo vero starebbero proprio dietro ad un velo. Per lui il “velo di maya” rappresenta tutto ciò che nasconde la realtà e sostiene che l’uomo, per conoscere e capire il mondo, debba strappare via questo velo.
Quindi mi chiedo, è possibile che la nebbia venga tra noi per coprire una qualche strana realtà?
Oppure magari arriva proprio per dirci che è arrivato il momento di strappare via questo benedetto velo?
Non ho risposta, so solo che la nebbia è un’entità solitaria e porta con sé una quiete colma di misteri e l’incertezza che crea è quasi affascinante.
Qualche volta persiste anche per svariati giorni, ci segue come una triste e malinconica dama di compagnia ma, quando il “velo di maya” si squarcia e la nebbia si dirada, ecco che in cielo si disegna un quadro sereno, col cielo azzurro senza nuvole e in quattro e quattr’otto il sole va a dominare il suo paese, un sole che ci sembra più bello e più piacevole di sempre.

 

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