Buondì lettori e lettrici di questo blog, oggi vi racconto dell’ultima lettura fatta che va a concludere il mese di Aprile. Mi sono crogiolata in una penna che mi piace davvero tanto e dopo “Lolita” di Nabokov (leggi QUI), “La compagnia del gelso” di Franco Faggiani era proprio la storia di cui avevo bisogno.
Il libro in questione è edito dalla casa editrice Aboca, costa 15.00€ per un totale di 149 pagine.
Questa storia, estremamente dolce, malinconica e con una sana dose di ironia, ci riempie di nozioni botaniche e arboree, elemento tipico (che io adoooro!) della collana “Il bosco degli scrittori” di Aboca.
Se dividiamo in due il titolo troviamo subito i protagonisti di questo romanzo; “la compagnia” e poi “il gelso”. Per quanto riguarda il primo segmento del titolo, preparatevi a ridere e a sorridere perché la compagnia in questione è un gruppetto di signori di una certa età molto vivaci e arzilli. Dei nonni sprint, mi verrebbe da chiamarli. In questa combriccola viene coinvolto Pier Maria Croz, professore trentottenne milanese di nascita che recentemente si è trasferito alla facoltà di Scienze Forestali dell’Università di Ascoli.
Il co-protagonista, come dicevamo prima, è proprio il gelso. Attraverso le avventure e disavventure del professor Croz e del suo nuovo gruppetto di amici vecchio stampo, l’autore punta il riflettore su questo albero ricostruendo piano piano la sua vita botanica e raccontando l’importanza dell’allevamento dei bachi da seta che si nutrivano delle foglie dei gelsi.
Il gelso, presenza costante di queste pagine, racchiude anche una metafora della Natura e della vita che non passa inosservata agli occhi e all’animo del lettore.
Una storia che è in grado si abbracciare chiunque, a prescindere dall’età e dai generi preferiti di lettura.
La genuinità che ruota attorno alla trama fa sì che il lettore si affezioni ai personaggi e anche alla penna di Franco Faggiani. Con le sue descrizioni precise e ben fatte riesce sempre a fare canestro.
La saggezza popolare, la vita rurale e semplice sono gli elementi cardine di questo romanzo che rappresenta un immenso elogio alle nostre generazioni passate.
Per chi mi segue da un po’ lo sa, la penna di Franco Faggiani per me è una comfort zone. Il suo modo di raccontare, semplice e ammalinate, conquista ogni tipo di lettore. Sa mescolare in maniera perfettamente calibrata nozioni e descrizioni naturalistiche a riflessioni più o meno profonde relative alla vita.
Ne “La compagnia del gelso”, Franco Faggiani ci ricorda di onorare e tenere bene sia nella mente che nel cuore, quali sono le nostre radici. Ci rammenta l’importanza dell’ascolto verso ciò che è stato, l’attenzione alle generazioni passate che grazie ai loro saperi e alle loro esperienze sono in grado di arricchirci in maniera profonda.
Per chi è questo libro? Ma per tutti i lettori amanti delle piccole cose, della vita rurale, dell’ironia fine e dolce. Consiglio questo romanzo a chi ama la Natura e a chi ha voglia di conoscere la vita botanica e le tante curiosità del gelso. Le conoscenze di Franco Faggiani non vi deluderanno.
In conlcusione, per me è stato un super sì sotto ogni punto di vista. Ho adorato questa lettura che mi ha abbracciata e tenuto molta compagnia dall’inizio alla fine.
Bene cari lettori, concludio Aprile con una gran bella lettura, speriamo che anche il mese di Maggio sia ricco di belle storie di cui parlarvi!
Noi ci sentiamo presto, vi auguro buon proseguimento di giornata.