Disequilibrio

Partiamo dal presupposto che cambiare fa paura a tutti quanti, a prescindere dalla situazione, dal contesto e dalla personalità.
Cambiare è sinonimo di lasciare una comfort zone per andare da qualche altra parte ed ovviamente, a meno che non si abbia la palla di vetro che tutti vorrebbero, non si può sapere se la nuova strada che si vuole intraprendere sarà migliore o peggiore della precedente. I salti nel vuoto esistono, c’è chi riesce a gestire e saltare con la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti e quindi atterra coi piedi uniti, in equilibrio, sorride e parte oppure c’è chi salta in modo scoordinato e atterra cadendo.
C’è un famoso aforisma di W.James che casca a pennello con questo discorso: “Per tutti i cambiamenti importanti dobbiamo intraprendere un salto nel buio” e penso che la primissima fase di tutto questo stia nell’accettazione di disequilibrio tra l’attuale situazione e quella che vorresti o che aspetti.
Non è facile stare fermi in questa situazione fatta di “se” e di “ma”, perché ci si sente insicuri, si traccheggia, si cerca di accantonare il pensiero del possibile cambiamento ma poi arriva la domanda che sta alla base di tutto quanto, ovvero cosa ci fa star bene?
Siamo tutti d’accordo che al giorno d’oggi ci sono delle cose obbligatorie da dover fare, però credo che ci sia modo e modo per poterle fare ed il momento che tutti quanti stiamo purtroppo vivendo dovrebbe portarci a riflettere su quali siano le priorità nella nostra vita ed in questo discorso comprendo tutto quanto. Perché se una cosa mi fa star male, mi crea oppressione e preoccupazione io devo continuare a farla in quella maniera? Perché è un obbligo? Perché è comodo? Perché dev’essere così? Ma dov’è scritto? Perché devo continuare a camminare su una strada che non è la mia, che non mi piace e che non mi fa arrivare a fine giornata soddisfatta, contenta o sorridente? Perché?
Ecco, queste sono le domande cruciali che almeno io mi pongo e la risposta penso sia solo il cambiamento.
La vita è una, perché devo viverla in funzione di una cosa che non mi fa bene e che anzi, mi crea tante sensazioni negative? Datemi un motivo, perché io, ad ora, non lo trovo.
La vita è una, ricordiamocelo sempre.