Ciao cari lettori!
È da un po’ che non ci sentiamo, torno per parlarvi di un libro letto in vacanza: “Le foreste del Maine” di H.D. Thoreau.
Spero stiate tutti bene, che abbiate trascorso delle belle giornate ovunque a giro per il mondo, a chi è andato in città, tra la salsedine o tra i boschi. Spero abbiate messo nella saccoccia della vita tante esperienze e che il cuore vi si sia riempito di mille emozioni.
Ma siamo qua per parlare di un gioiellino scritto da una delle mie penne del cuore; un libro che racchiude tanti, tantissimi aneddoti raccontati dall’autore che arricchiscono il lettore sotto più fronti.
“Le foreste del Maine” di H.D. Thoreau è un diario, un memoir in cui l’autore ci fa viaggiare in sua compagnia attraverso meravigliosi spazi sconfinati del Maine tra fiumi, boschi, cieli e laghi.
Camminare con Thoreau, pagina dopo pagina, è sempre un’esperienza emotiva, mentale e sensoriale che puntualmente mi colpisce. L’autore ci racconta delle sue escursioni ma soprattutto punta il rifelttore su un elemento che scuote e scatena un qualcosa nel suo animo. Un animale viene ucciso. Ma non un animale qualsiasi, quello che ai suoi occhi sta a simboleggiare la natura selvaggia, cruda e verace.
Si parla di mondo vegetale, di uomini, di civiltà, di evoluzione e di caccia.
Quant’è cambiato il concetto di caccia? È un bisogno reale o un qualcosa legato all’avidità umana?
Non vi svelerò altro sulla trama di questo suo racconto ma v’invito a leggerlo per i punti che l’autore tocca e affronta con i suoi pensieri che s’intrecciano ai rami e si snodano sui sassi del fiume.
Thoreau non lascia mai niente al caso, tutto è calibrato ed in perfetto equilibrio. Descrizioni e riflessioni si mescolano senza mai scontrarsi, tutto si amalgama alla perfezione. È una scrittura “piena” la sua, che arricchisce e che non passa inosservata, lascia sempre traccia di un qualcosa.
Anche in questo suo libro ritroviamo l’elogio alla vita semplice, al saper apprezzare la solitudine ed il silenzio. Affrontiamo costantemente questo argomento assieme a quello della caccia e del rispetto del mondo vegetale ed animale.
Dettagliato, potente, maestosamente intimo nei pensieri, ecco com’è questo libro.
Per chi è? Per tutti gli amanti della Natura, dei boschi, delle descrizioni naturalistiche minuziose e per chi ha voglia di riflettere su determinati argomenti perché nonostante gli anni, troverete molta attualità tra queste pagine.
È stata una lettura che mi ha colpita molto, Thoreau con me fa sempre centro, non sbaglia mai un colpo.
Leggetelo, arricchisce e regala infiniti spunti di riflessione, credetemi.
Ho letto “Le foreste del Maine” di H.D. Thoreau in aereo e in luoghi splendidi che porterò nel cuore, pieni di verde e di cieli magnetici che cambiano colore e sfumature ogni minuto. Chi mi ha messo questo libro tra le mani mi conosce e mi riconosce nel profondo dell’anima. Grazie.
Ci risentiamo presto amici lettori, godetevi queste giornate di fine Estate perché tra non molto arriverà l’Autunno… EVVIVA!