Posti di sempre

Ci sono quei posti di sempre, quei luoghi che profumano della me più intima e che mi conoscono perfettamente. Sono quei luoghi che appena mi vedono arrivare, sanno perché sono diretta lì.

Spesso mi ci portano i piedi, così, senza preavviso o programma, semplicemente seguono la traettoria dell’istinto. Ho tanti “posti di sempre”, ognuno è diverso, ognuno ha un suo ruolo. C’è quello che mi mette il sorriso non appena lo vedo, quello che mi fa crogiolare nei rircordi d’infanzia, oppure c’è quel luogo di sempre che mi smuove, mi mette energia quando mi sento scarica e non trovo il caricabatterie di vita. Ne ho tanti per fortuna, posso scegliere da quale andare a seconda delle mie necessità. Sono luoghi sicuri, quei nidi dell’anima, quelle tane del cuore che nessuno può toccare.

Arrivo in uno dei miei posti di sempre, lo guardo e lo vedo per com’è, completamente devastato, arroccato. Lasciato andare alle intemperie, ai venti della vita, alle scosse e ai fulmini. Al freddo e al caldo, a tutto quello che l’oggi e il domani gli propongono. Lo guardo e poi lo figuro com’è nella mia testa, rustico, traballante ma mio.
Torno lì ogni volta, guardo quelle pietre alle quali ho parlato tanto, che ho toccato e accarezzato.
Torno lì ogni volta svuotata per essere riempita di quella bellezza antica, che non si trova negli store online, sui social o nelle botteghe. Parlo di quella bellezza rara, vecchia quasi, che racconta storie sbiadite al profumo di fiori selvatici.

Torno lì, ogni volta con qualcosa da dire a quel pietraio, lo guardo con la dolcezza che riservo a poche cose. Me lo coccolo quel luogo, perché lui coccola me. Mi siedo lì, gioco con i fili d’erba e sorrido. Qualche volta mi commuovo, non piango badate bene, bensì mi commuovo.
Può un luogo parlare più di tante persone? Oh, sì, può. Credetemi.
Chissà se un giorno questo luogo verrà preso da qualcuno e chissà soprattutto come mi sentirò io in quel caso. Vado a trovare quelle pietre con la speranza che nessuno le abbia toccate. Spero sempre di non trovarci un cartello di un’impresa edile o altro. Arrivo lì, nessun avviso, nessua transenna, ecco che possiamo sorriderci, è ancora uno dei miei posti di sempre.

Vi auguro di trovare questi luoghi, queste stanze per la vostra anima, dei posticini “safe”, casa base, camere protette, nidi caldi e comodi. Ve lo auguro davvero, in modo tale che possiate recarvi in questi posti di sempre ogni volta che vi sentite persi o ammaccati, quei posticini custodi d’intimità sapranno coccolarvi, talvolta meglio delle persone.