Strade nuove

Cosa succede quando si viene catapultati in un mondo totalmente nuovo, pieno zeppo di cose mai viste né sentite?
Eh, difficile a dirsi (ed anche a farsi). Succede che ti senti un estraneo in tutti i sensi. Ti senti un pesciolino fuor d’acqua, lo sconforto diventa il tuo miglior amico, la testa cerca di entrare in un meccanismo che non conosce, si stanca facilmente e qualche volta diventa pesante come un macigno.
Ma, perché lo sapete che c’è sempre un MA, c’è una sola cosa da fare sostanzialmente, ovvero rimboccarsi le maniche, essere umili al 200% ed essere molto propensi ad imparare; d’altra parte acquisire nuove conoscenze fa solo bene, chi si sente già arrivato ha perso ancor prima di cominciare.
Non è mai facile partire da zero, a prescindere dall’argomento, mettersi in gioco, creare una sorta di sfida quasi personale non è da tutti ma credo che valga sempre la pena provarci, male che vada ti senti con la coscienza pulita perché non ti sei tirato indietro, hai fatto quello che potevi.
Le novità hanno sempre due facce secondo me, da una parte subentra in gioco l’entusiasmo, la voglia di apprendere nozioni nuove, il piacere e la soddisfazione di fare piccoli passi su un terreno completamente diverso da quelli precedentemente percorsi; l’altra faccia della medaglia invece è travestita dall’amica-nemica “ansia”. Perché la chiamo “amica-nemica”? Facile, vi rispondo subito.
L’ansia è quasi sempre vista come un’antagonista e beh, quando la si prova sarebbe una bugia dire che la sensazione che ti porta è bella, no, non lo è, ti fa aggrottare la fronte, i battiti cardiaci aumentano, crea irrequietezza cerebrale e fisica però credo che anche lei, la nostra cara ansia, non abbia solo aspetti negativi. Anche se apparentemente non sembra, porta con sé molta concentrazione, tiene il tuo cervello “sul pezzo” per la paura di sbagliare e soprattutto ti ricorda cos’hai tra le mani, ti rammenta sempre di mettercela tutta e di non sottovalutare mai l’impegno.
Quando s’intraprende un sentiero nuovo, anche se hai delle buone guide, il lavoro più grande dovrai sempre farlo tu in prima persona, sta a te predisporti nella giusta maniera e spesso e volentieri non avrai la prontezza di scansare le buche, soprattutto all’inizio, ti verranno le vesciche, inciamperai infinite volte, scoprirai di dover cambiare tipo di calzatura e poi, dopo svariati tentativi, riuscirai a camminare sulle tue gambe su un sentierino che inizialmente ti sembrava impossibile ma che poi, passo dopo passo, diventerà sempre più “amichevole”.
Tutto quello che ci viene proposto va sempre visto come un’esperienza da fare, tutti possiamo imparare a fare tutto, basta crederci un po’ e sorridere, essere positivi insomma e leggere queste parole scritte da una negativa e tremendamente pessimista come me è tutto dire, però questa volta ho bisogno di pensare un tantino più positivo; questo è quello che mi auguro.