“Stanotte guardiamo le stelle” di Alì Ehsani

Oggi niente quartine in rima; in questo Mercoledì afoso voglio raccontarvi della mia ultima lettura, un libriccino piccolo ma che di piccolo non ha niente, anzi, è potente e tutto il mondo dovrebbe leggerlo.
“Stanotte guardiamo le stelle” è la storia dell’autore, Alì Ehsani che da bambino si ritrova costretto ad abbandonare l’Afghanistan a causa della guerra. Suo fratello maggiore lo trascina via da quel luogo, i genitori sono morti e la loro casa non c’è più; devono andarsene e tentare la sorte, devono provarci e lottare per un futuro migliore. Si tratta dunque di un viaggio fatto e raccontato con gli occhi ed i pensieri di un bambino migrante.
Non vi dirò altro della trama, non voglio fare nessun tipo di spoiler, vi parlerò dunque di me, voglio puntare il riflettore su come mi sono sentita io durante e dopo la lettura.
La scrittura è scorrevolissima e si entra subito nella storia, è tutto estremamente coinvolgente, il libro si divora e poi… E poi si realizza. Arriva una presa di coscienza seguita dalla consapevolezza che ti tira uno schiaffo e fa male, perché noi non ci rendiamo conto di tante, troppe realtà differenti dalla nostra.
Quando ho terminato questa lettura mi sono sentita travolta da un fiume in piena di emozioni e di lacrime perché sì, ho pianto, eccome se ho pianto. Ho parlato con me, mi sono auto analizzata e mi sono resa conto di aver fatto tanti errori. Quante volte abbiamo cambiato canale quando al telegiornale c’era un video di un gommone in mezzo al mare stracolmo di persone che chiedevano solo aiuto? Quante volte non abbiamo voluto sentire, guardare o ascoltare? Quante volte ci siamo voltati dall’altra parte facendo finta di niente? Ignorando una realtà, uno sguardo, un’anima?
Rispondo io per tanti: TROPPE.
Questo libro è stato una scossa per me, una scossa dolorosa ma doverosa. Noi non abbiamo idea di cosa voglia dire PATIRE per davvero, eppure continuiamo sempre ad essere ignoranti, spocchiosi, egoisti e menefreghisti. Cambieremo mai? Io penso che questa storia, questa testimonianza di vita vera di un bambino che nonostante tutto ce l’ha fatta e che adesso è un uomo che vive a Roma, dovrebbe essere una lettura obbligatoria a scuola al posto di tanti testi che a quell’età non vengono calcolati o addirittura compresi. Questa storia è raccontata da un bambino e quindi è alla portata di tutti.
Fatti un favore e leggi questo libro. Fallo per te e per cercare di essere una persona migliore.
Le persone che si ritrovano ad affrontare quella vita, quella che racconta Alì nel libro, non sono persone invisibili, sono esseri umani esattamente come me e come te. Anzi, forse sono più umani di noi.
Leggilo, davvero.