Mercoledì aggrovigliato.

Non è facile continuare imperterriti a ricercare quella cosa, quel dettaglio o quella sensazione che ti permette di sorridere, che ti regala le famose “positive vibes”, le energie positive.
Non è facile vivere in questo stallo e qualche volta l’apatia prende il sopravvento. Io sono una grande fan della frase che recita “la felicità sta nelle piccole cose”, la trovo estremamente veritiera e giusta però proprio l’altro giorno una domanda ha fatto capolino nella mia mente, una domanda che mi ha stranita: e se quelle piccole cose, dopo un po’, non fossero più abbastanza?
La mia mente ultimamente mi frega, mi prende in giro e mi fa lo sgambetto; è sempre in movimento portandomi a riflettere di continuo, a formulare pensieri su pensieri, mi riempie di “se” e di “ma” anche se come diceva il mio nonno, “il se ed il ma sono il patrimonio dei bischeri”.
In questo periodo ho difficoltà a trovare il tasto “off” della mia mente, non riesco bene a staccare quella benedetta spina.
I doveri che la realtà di oggi ci impone sono infiniti, sono troppi e non andranno di certo a diminuire, questo è poco ma sicuro e questi doveri, queste norme e queste regole, quanto vanno a pesare sulla felicità e sullo star bene di una persona? Vorrei tanto poter rispondere dicendo “poco” ma diamine, no non è affatto così, direi una bugia enorme perché i doveri, il DEVO, spesso e volentieri lo mettiamo davanti alla nostra felicità ed al nostro benessere.
Devo fare questa cosa ma non mi piace, mi crea disagio, mi disturba ma tanto la DEVO fare lo stesso, ecco la frase che regna sovrana, il verbo DOVERE schiaccia tutto quanto.
Il problema poi è che questi doveri vanno a creare un circolo vizioso perché se non fai questo non puoi prendere quello e se non prendi quello non potrai avere quell’altro e se non avrai quell’altro allora non farai nemmeno quest’altro ancora. Ecco, è tutto così ed è estremamente sfiancante.
Non è facile vivere al giorno d’oggi, soprattutto se il verbo dovere non coincide con la felicità.
Tutta la vita è una sorta di scadenza e vorrei poter stravolgere questa cosa ma quando ci penso mi spavento, non so se ne ho la forza e la capacità.
Ah, maledetto cervello che mi arrovelli sempre di più, m’intrecci e crei dei nodi incredibili.
Spero che il tuo mercoledì sia meno ingarbugliato del mio.
Penso, ripenso, rimugino e niente, io penso troppo.