Habitat

habitat ‹àbitat› s. m. [verbo lat., 3a pers. sing. del pres. indic. di habitare «abitare» (quindi propriam. «esso abita»)]. – 1. In biologia, l’insieme delle condizioni ambientali in cui vive una determinata specie di animali o di piante, o anche un singolo stadio del ciclo biologico di una specie; con sign. più ristretto, in botanica, l’area nella quale una pianta trova le condizioni ambientali favorevoli al suo sviluppo.

Queste sono le parole che il vocabolario Treccani utilizza per spiegare in maniera esaustiva il significato di “habitat” e, parlando di questo luogo che ognuno di noi ha nel proprio cuore e lo percepisce alla perfezione quando ci si trova, vorrei raccontarvi del mio habitat, anzi, a dir la verità io ne ho due.
Il primo, quello che mi porto dietro da più tempo, probabilmente da quando conobbi il buon vecchio Geronimo Stilton è quel posticino che mi coccola ogni volta, quel luogo profumato e speciale che noi lettori incalliti amiamo tanto, ovvero il poter adagiarsi comodamente tra le pagine di un libro. La lettura ha da sempre la capacità di trasportarmi in un luogo per me consono, protetto, sicuro ed estremamente confortevole nel quale posso perdermi senza aver bisogno di dover ricordarmi la strada. Quel posticino prezioso è per me sinonimo di quiete, di respiri profondi e di immersione totale.
Il mio secondo habitat, secondo ma non di certo per importanza, è il bosco perché come mi sento lì, non mi sento da nessun’altra parte e se poi questo bosco si trova in montagna, allora tanto meglio!
Non so bene dirvi come mai, ma quando mi circondo di alberi, di vegetazione, di foglie, di rami che s’intrecciano, di terriccio, di profumo di resina, di cortecce e di suoni naturali io mi sento bene, sto bene e mi passano tutti i brutti pensieri, le ansie e le preoccupazioni. Questo habitat me lo vado a cercare ogni volta che ne sento il bisogno e vivendo in campagna posso godere dei boschi che ci sono qui, sono fortunata sì, lo so, ma non sono gli stessi boschi che si trovano tra i monti, nella mia montagna del cuore.
Ognuno di noi possiede il proprio habitat, ne sono certa, c’è chi si sente perfettamente centrato in cucina a spadellare o ad impastare, chi mentre corre, chi sulla spiaggia ad ascoltare il suono del mare… Insomma, ce ne sono a bizzeffe! L’unica pecca dell’habitat, o almeno dei miei due, è che non posso viverci, non posso starci quanto ci vorrei e questo mi fa storcere la bocca ma del resto è anche vero che bisogna accontentarsi e godere di quel lasso di tempo preziosissimo che passiamo col sorriso stampato in faccia.