Martedì Grasso!

Perché il Martedì di Carnevale si chiama “grasso”?
Carnevale è una festa che mi fa sorridere, sarà che essendo nata in questo mese, da piccola questa ricorrenza l’ho vissuta veramente a pieno perché la mamma per il mio compleanno mi organizzava delle feste meravigliose ed eravamo sempre tutti vestiti in maschera, forse è per questo che il Carnevale mi regala un senso di leggerezza, oppure forse mi piace e basta, senza tante spiegazioni.
Proprio ieri è stato il “Martedì Grasso”, l’ultimo giorno di Carnevale e d’un tratto mi sono soffermata a pensare a questo suo nome e… Come mai si chiama in questa maniera? Quindi mi sono documentata e adesso lo racconto a voi, sapete che mi piace raccontare, chissà, magari nella mia vita precedente ero una cantastorie!
Allora, iniziamo col dire che, cattolicamente parlando, il Carnevale è il periodo che precede i quaranta giorni di Quaresima e quest’ultima teoricamente dovrebbe essere un lasso di tempo dedicato alla preghiera intensa ed al pentimento per ricordare appunto i quaranta giorni trascorsi da Gesù nel deserto dopo il suo battesimo nel Giordano, per poi arrivare al giorno di Pasqua.
La Quaresima comincia proprio il Mercoledì e termina il Sabato Santo e quindi inizia esattamente dopo il “Martedì Grasso” che si chiama così perché Carnevale è appunto un periodo “grasso”, a me verrebbe da dire “ciccioso”, sia dal punto di vista emotivo in quanto è ricco di divertimenti ed allegria, sia dal punto di vista alimentare, infatti mangiamo tanti dolci tipici del periodo ed in particolar modo in questa giornata. Infatti, l’ultimo giorno di Carnevale, la tradizione dice che era abitudine consumare gli ultimi deliziosi e succulenti dolci rimasti, fatti con alimenti ricchi di grassi ed ecco svelato l’arcano di questo nome che sembra quasi dispregiativo ma in realtà è solo goloso direi!
Ah! Fermi tutti, ecco perché mi piace così tanto il periodo carnevalesco, perché è ricco e strapieno di dolci buonissimi! Vedete, a tutto c’è sempre una spiegazione…