Il mio Papavero

La Primavera non è la mia stagione preferita, beh, una pessimista cronica come me non può amarla al 100%, tutti quei colori pimpanti, la luce che diventa sempre più forte, il sole che riscalda sempre di più (anche se ultimamente il meteo mi sta ancora volendo un po’ di bene!), ovviamente sono follemente innamorata di un altro periodo dell’anno ma se devo fare una graduatoria preferisco senza ombra di dubbio la Primavera all’Estate, su questo non ci piove. Nonostante ciò, sono costretta a spezzare una lancia a favore di questa stagione perché lei e solo ed esclusivamente lei, mi mostra il mio fiore preferito e per questo la ringrazio.
Non credo che tutti i fiori siano belli, ognuno ha un suo perché ma ce ne sarà sempre uno che dominerà su tutti gli altri e questo chiaramente è molto soggettivo, varia a seconda dei gusti personali; per esempio di solito la gente ha un debole per la Rosa che io non sopporto più di tanto, oppure per il Girasole che secondo me esteticamente parlando è molto bello e d’impatto però a mio avviso, andando ad analizzare quest’ultimo fiore un pochino più in profondità, mi tocca dire che non mi fa troppa simpatia perché segue sempre il sole, si lascia imbambolare dalla sua luce e dal suo fascino, lui gira a destra ed ecco che il Girasole lo punta col suo fare ammaliato, il sole cambia direzione e via anche il fiore e questo non mi piace.
Piuttosto, il mio fiore preferito ha già iniziato a spuntare qua e là praticamente ovunque e, vedere quelle macchioline di quel rosso intenso tra i campi, i prati e ai bordi delle strade, è una gioia per i miei occhi e se ancora non l’aveste capito, sto parlando proprio del mio adorato Papavero.
Io non sono un’amante del colore rosso, però questo fiorellino lo adoro con tutta me stessa perché nella sua bellezza è semplicissimo ma soprattutto mi piace il suo modo di porsi, perché se uno lo guarda vede quei colori estremamente d’impatto, ha quel rosso acceso dei petali e quel punto nero deciso che lo fanno sembrare un fiore forte ma poi toccandolo, vi accorgerete che non lo è affatto, infatti i suoi petali sono veramente tanto delicati, basta un nulla per strapparli o romperli, sono morbidissimi e leggeri e con un filo di forza in più potremmo fare un danno a quel fiore, lo reputo forte e prepotente apparentemente ma molto delicato e fine se lo si prende tra le mani e questa sua caratteristica mi toglie il fiato e mi piace così tanto probabilmente perché se io fossi un fiore sarei proprio un Papavero rosso e solitario in mezzo ad un enorme campo di grano.
Lo sapevate che il Papavero nella mitologia è considerato come il fiore della consolazione? Questo perché è legato ad un episodio riguardante Demetra, la Dea dei campi e dei raccolti e si narra che dopo un tragico evento nella sua vita, Demetra riuscì a ritrovare la serenità perduta sorseggiando degli infusi prodotti proprio coi fiori di Papavero.
Hanno già cominciato a far capolino tra il verde del Chianti ed io me li osservo, li guardo e me li coccolo quando posso ma senza toccarli perché ho sempre un gran timore di rompere un suo petalo. Vi lascio con una frase dedicata al mio fiore che ho trovato sul web e che secondo me è estremamente azzeccata:

“La meravigliosa insolenza del Papavero che cresce ovunque e incurante di tutto regala il suo rosso a chi sa accorgersi.”