Ciao lettori e lettrici, spero stiate bene. Ho molto da dirvi quindi mettetevi comodi, fatevi un caffeino…
“Come il respiro del vento” di Elisa Berti è un libro che mi ha fatta emozionare tanto, che sento estremamente vicino a me e che va letto per mille milioni di motivi.
Ringrazio tanto, ma propio tanto, la casa editrice Sonzogno per avermi inviato una copia di questo splendido gioiello fatto di carta ed inchiostro. Ma soprattutto ringrazio l’autrice per aver raccontato a cuore aperto la realtà del Centro Monte Adone (clicca QUI per visitare il sito).
Innanzitutto, qualche informazione di base… “Come il respiro del vento” di Elisa Berti costa 17.00€ per 218 pagine. È uscito in tutte le librerie fische e online il 4 Luglio.
Inizio dicendovi che il “Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone” è un’associazione di volontariato nel cuore dell’Appennino Emiliano fondata da Mirca e da suo marito Rudi nel 1989. Elisa, la figlia, ci racconta la realtà che lei, la sua famiglia e i tanti volontari che collaborano col Centro, vivono ogni giorno.
Come dice Jane Goodall, “Ogni individuo conta. Ogni individuo ha un ruolo da svolgere. Ogni individuo fa la differenza” e vi assicuro che queste parole si legano profondamente all’etica del Centro, risuonano e sono estremamente coerenti col loro pensiero.
Tra queste pagine conoscerete tanti animali. Chi, come me, è una persona più empatica col mondo animale che con quello umano, vi assicuro che anche solo attraverso il racconto dell’autrice vi affezionerete ai tanti animali bisognosi che il Centro aiuterà.
Lupi, rapaci, leoni, cerbiatti, istrici, pappagalli e tante altre specie conosciute e meno note.
Non mancano le profonde e reali riflessioni legate a noi esseri umani che pretendiamo sempre di essere al centro dell’attenzione in una Terra che ci ospita ma che, ricordiamocelo sempre, non è di nostra proprietà.
Elisa Berti ci spiega il suo punto di vista (che personalmente condivido in tutto e per tutto) sul legame spesso sbagliato che l’uomo pretende di creare con certi animali che non sono nati per stare in nostra compagnia. Ci spiega cos’è il selvatico e perché deve rimanere tale. Tocca argomenti importanti come ad esempio la sperimentazione fatta sugli animali, sullo sfruttamento di tante specie nei circhi e nelle postazioni fotografiche. Perché l’importante è farsi una bella foto col leone. Così il fotografo si prende un bel gruzzoletto, l’essere umano idiota è contento e può postare la sua nuova foto “super wow” sui social… E l’animale?
L’animale nel frattempo è stato drogato, sedato e/o riempito d’alcool per farlo stare tranquillo.
Bella eh l’umanità…
Però c’è anche quella percentuale (a mio avviso troppo bassa purtroppo) di persone che ti fa sperare “nel bene”.
Elisa Berti ci racconta della sua famiglia e dei volontari del Centro e di tutto quello che fanno ogni giorno per aiutare gli animali feriti. Li salvano dalle situazioni più assurde, li rimettono in sesto grazie alla loro esperienza e alle attente cure del loro team di professionisti per poi riportare questi animali nel loro habitat naturale.
Quella di oggi non è una chiacchierata su questo libro, non è una recensione. In reltà vi chiedo la cortesia di leggere questa testimonianza per sensibilizzare più persone possibili sull’argomento.
Io sono una creatura particolare e me ne rendo conto.
Ho avuto il piacere e l’onore di lavorare coi cavalli. Nel mio piccolo, ho avuto diversi animali e ho vissuto il miracolo di salvare e veder crescere un animalino pennuto selvatico malato che per 5 anni mi ha fatto vivere emozioni indimenticabili.
Ho un’empatia innata verso il mondo animale che ogni volta m’implode dentro. So che ogni animale, dal bruco all’elefante, potrà sempre contare sul mio aiuto.
L’animale sa amare in maniera incondizionata. Loro sono i veri insegnanti di vita quindi per favore, fatevi un regalo e leggete questa storia vera.
Vi lascio con le parole della mamma dell’autrice: “la vita è come un carciofo, devi sfogliarla una foglia alla volta” una frase che mi ha fatto sorridere nel profondo e che voglio tenere stretta a me per molto, molto tempo.
Ringrazio col cuore Elisa, la sua famiglia e tutti i collaboratori del Centro per tutto quello che fanno ogni giorno e grazie nuovamente alla casa editrice per aver pubblicato una testimonianza così preziosa.
E voi, amici lettori e lettrici fate la vostra parte e LEGGETE “Come il respiro del vento” di Elisa Berti!
Vi auguro buon fine settimana, ci sentiamo prestissimo!