Cambio dell’armadio

Cambio dell’armadio, un argomento che affligge i pensieri di tutte le mamme, ragazze, insomma di tutte le figlie di Venere. Ora entriamo a piccoli passi in quel mese che io personalmente non sopporto perché non so mai come vestirmi; per i golf pesanti non è più il momento, questo è chiaro, ci fanno caldo e ci irritano anche solo a guardarli o peggio ancora toccarli ma per i vestitini e le magline sbracciate è ancora troppo presto, quindi le camere e gli armadi sono in gran confusione, per non parlare poi dei cervelli, ma il mio non fa testo, quello vive nel caos perenne.
Comunque, se non l’avete ancora capito, vi comunico che io odio fare il cambio dell’armadio, più che altro direi che mi fa veramente fatica, l’indecisione regna sovrana, i ripensamenti stanno lì a fargli compagnia e per non parlare delle cose “teniamole ancora un anno via, poi le butto…” ed infatti sono ancora qui con me dai secoli dei secoli (amen).
Questo lo tengo, questo no, questo mi sta bene devo tenerlo per forza, questo non se lo metterebbe neanche la mia nonna, oh questo è comodissimo quando ho il ciclo è perfetto, questo mi è costato un occhio della testa non si può buttare via, questo intanto lo metto sulla sedia e ci penso (e rimase lì vita natural durante…), questo teniamolo, non si sa mai e questo anche se è tutto sciupato e vecchio non lo butterò mai via, gli voglio troppo bene.
Ecco come funziona il mio cambio dell’armadio; un’immensa montagna che si accumula piano piano sul letto che poi devo almeno ripiegare per far entrare la roba nell’armadio. Vogliamo aprire una parentesi sui vestiti che ci proviamo e che accidentalmente ci stanno vagamente stretti? Allora sì che il cambio dell’armadio si trasforma in una vera e propria tragedia greca dove oltre all’inevitabile sbalzo d’umore, subentra anche un velo opaco di depressione che può essere curato solo ed esclusivamente da qualche biscotto o da un cioccolatino che ti coccola dolcemente dicendoti che andrà tutto bene e che inizierai la dieta Lunedì.
In ogni caso, piacevole o meno, divertente o antipatico, il cambio dell’armadio è una cosa che va fatta almeno due volte all’anno, salvo per chi ha una cabina armadio da sogno o per chi ha addirittura una stanza dedicata interamente all’abbigliamento come nei film, magari coi vestiti tutti messi in ordine per colore… Oh mio Dio… Ok, basta, torniamo coi piedi per terra.
Oltre che il cambio di stagione dei nostri indumenti credo che vada fatto lo stesso anche per i nostri pensieri, insieme ai golf a collo alto dobbiamo metterci anche le cioccolate calde e i tè caldi (amori miei ci vediamo tra qualche mese, giuro!), le serate passate rintanati sotto l’avvolgente calore del plaid, i caldi abbracci delle sciarpe, tutti questi dolci pensieri letargici sono da conficcare (io a forza!) negli scatoloni invernali, per tirare fuori i sentimenti freschi, allegri e colorati. Io personalmente non amo molto questo cambio, preferisco quello contrario, sono un animale prettamente invernale ma d’altra parte non posso farci niente, al massimo posso inventare il letargo estivo ma non credo che mi seguirebbero in molti.
Mi sto dilungando, lo so, si vede che non ho punta voglia di fare questo sacrosanto cambio, vero? Via via, armiamoci di pazienza ed iniziano… Ma perché diamine non esiste una fatina che fa questa cosa al posto mio?! Uhm… Sorrido. Mi è venuta in mente la scena del film di “Mary Poppins”, quando i bambini devono rimettere in ordine la loro cameretta che è un vero e proprio disastro, inizio a canticchiare e mi metto all’opera anche io…

“…In tutto ciò che devi far
il lato bello puoi trovar

lo troverai e… hop! Il gioco vien
ed ogni compito divien
più semplice e seren,
dovrai capir, che il trucco è tutto qui…
Con un poco di zucchero
la pillola va giù, la pillola va giù, la pillola va giù…
Basta un poco di zucchero
e la pillola va giù, tutto brillerà di più!”