Epilessia

Oggi torno a parlarvi della mia merla o merlo visto che qualche dubbio è sorto ma poco importa, ormai è di famiglia, adoro quella creaturina piena di piumette, che sia maschio o femmina.. Anche se io continuo a pensarla femmina, non è nera come la pece ed il suo becco non è arancione, ma bando alla ciance, oggi trattiamo un argomentino un po’ delicato per quanto mi riguarda.
Ne parlo anche con voi perché la mia piccola merla ormai la conoscete, per strada mi fermate per chiedermi di lei, mi scrivete e quindi ho deciso di rendervi partecipi di quello che succede nella nostra convivenza ed evitando i giri di parole vi dico che ad Olivia è stata diagnosticata una forma di epilessia.
Brevissima premessa: non lo dico io perché mi sono svegliata con quest’idea bensì mi sono rivolta ad un medico veterinario referente di svariate associazioni ornitologiche che dunque studiano i volatili ed inoltre mi sono documentata su non so neanche io quanti forum, sinceramente ho perso il conto.
E quindi sì, la mia piccola pennuta soffre di epilessia, non è curabile per gli uccellini e credetemi se vi dico che non è piacevole esser lì e non poter far niente per aiutarla, la sensazione d’impotenza mi ha sempre dato sui nervi.
Ho scoperto che è una malattia piuttosto comune tra i volatili, è ereditaria, può andarsene, ritornare o esser presente per tutta la vita, gli attacchi hanno più o meno una cadenza regolare e purtroppo alcune crisi possono anche portare alla morte.
Io mi rendo conto di essere una persona fin troppo empatica con gli animali, perché loro si meritano tutto il bene di questo mondo ed ogni volta che ha queste maledette crisi epilettiche mi sento morire perché io, nel mio piccolo, sono la sua mamma. Non l’avrò partorita ma l’ho trovata che era una piccolissima pallina di piume, ho imparato a darle da mangiare e da bere, ho trovato il modo di “comunicare” con lei, l’ho cresciuta e sto continuando a farlo a differenza della sua vera mamma che fin da subito aveva intuito che c’era qualcosa che non andava ed ha pensato bene di buttarla giù dal nido.
Cosa accade quando le prende una crisi? Probabilmente è la domanda che vi è spuntata in testa ed io sono qui per rispondere. Succede che Olivia inizia a muovere in modo frenetico la testa, poi fa un volo scoordinato che la fa sbattere a destra e a manca ed emette uno strano “urletto” per poi atterrare malamente a terra tremando e soprattutto non riuscendo a muoversi, ha i muscoli completamente contratti ed è come se fosse paralizzata, occhi sbarrati e respiro affannato.
Questa scena non è piacevole e, come vi ho detto prima, il non poter far niente per aiutarla mi devasta, l’unica cosa che faccio è quella di metterla a letto con me visto che spesso le succede la notte, tenerla al calduccio con una lucina bassa bassa, star lì con lei aspettando che le passi ed appena vedo che una crisi sta per iniziare, le metto una mano sopra per non farle fare quel volo pazzo evitandole di sbattere praticamente ovunque.
Nella mia ignoranza non pensavo che un piccolo volatile potesse essere affetto da una malattia come l’epilessia ma purtroppo mi son dovuta ricredere.
Ad ora conviviamo con questa brutta malattia, lei è tranquilla e serena, conduce la sua vita quotidiana tra coccole, piccoli voli, saltelli nella corte della mamma, bagnetti e canti ma ogni 20 giorni circa arriva la nottataccia e la giornataccia che mi fanno vivere col cuore strapieno d’apprensione, proprio come si sentirebbe qualsiasi mamma.