Resoconto

Avete fatto la mega abbuffata natalizia? Bene, io no. Questo Natale non lo volevo ed infatti l’ho passato a letto con una febbre da inchiesta; nonostante questo il calendario ci dice che il prossimo evento sarà Domenica sera col suo Capodanno e allora che si fa? Un resoconto.
2017, te lo dico proprio francamente, per un 85% sei stato abbastanza bruttino, anzi, hai fatto proprio schifo.
Ti faccio un fragoroso applauso con la faccia un po’ schifata come quando sento l’odore o peggio, il sapore, della cannella.
Non faccio la drammatica, chi mi conosce sa che sì, sono negativa e pessimista ma non tragica, piuttosto, guardo in faccia la realtà perché mi hai dato tanti dispiaceri e mi hai portato via un tassello troppo importante ma se volevi farti ricordare caro 2017, ci sei riuscito alla grande, credimi, non ti dimenticherò mai.
In tutta la tua bruttezza, qualcosina di buono l’hai fatto, alcune cose belle sono state puramente dettate dal mio amico “caso”, per il resto devo dire che la fatica l’ho durata tutta io e non mi prendo mai il merito di nulla però questa volta me lo becco tutto. Grazie agli eventi che mi hai spiattellato davanti e che, definire “antipatici” è poco (mannaggia a te!), io ho dovuto fare, per forza, un mega lavoro su di me e soprattutto con me e credo, anche solo in parte, di esser stata abbastanza brava, tanto da darmi un 7+ in pagella.
Cos’ho fatto? Apparentemente niente, sono sempre uguale ma ho acquisito tanta, tanta più consapevolezza di me e se per voi è poco, beh per me non lo è affatto; se prima spesso e volentieri mi ritrovavo a brancolare nel buio della mia personalità aggrovigliata e piena di nodi, ad oggi vi dico che sono piuttosto consapevole delle mie troppe sfaccettature ma se prima arrivavo ad odiarle, adesso ho imparato a capirle un pochino di più e soprattutto a conviverci.
Mi hai riconfermato, come sempre caro 2017 e coi tuoi modi un po’ bruschi, quanto sia importante avere dei veri amici accanto, mi hai fatto conoscere persone nuove e mi hai dato la possibilità di rivalutare determinate “amicizie” perché mi hai insegnato che piano piano la gente si dimostra sempre per quel che è, quindi direi che un “grazie ma ti odio” è la miglior frase per descrivere quest’annata ormai giunta al termine.
Sapete che non faccio mai i “buoni propositi” quindi mi limito solo a dirti 2018, che io continuerò su questo filone ma tu, per l’amor del cielo e a differenza del tuo amichetto precedente, vedi di darmi una mano invece che remarmi contro. Comunque, già mi stai lievemente simpatico perché sei composto da numeri pari, 20 e 18, ormai lo sapete che i numeri dispari mi danno letteralmente sui nervi, quindi giuro che inizierò quest’anno nuovo con un vago sorrisetto ma tu, caro 2018 evita di deludermi.