Ieri mattina, mentre facevo colazione, scorrevo piuttosto assonnata la “Home” di Facebook e tra le tante cose futili che mi sono apparse davanti agli occhi, sono incappata in un semplice video che è arrivato proprio al momento giusto.
Facendovela breve, diceva di circondarsi di persone che in qualche modo riescono a renderti felice, sanno come alleviarti con poco una giornata pesante e come strapparti un sorrisino anche misero. Per quanto mi riguarda, ho sempre sostenuto che gli amici siano niente di meno che la famiglia che ti scegli perché i parenti ci sono e ci saranno sempre a prescindere da tutto, gli amori vanno e vengono ma le amicizie hanno un ruolo, anzi, più ruoli che sono fondamentali nella vita delle persone, o almeno nella mia funziona così.
Partendo da questo presupposto (che è tutto tranne che banale), penso che nella vita di ognuno di noi prima o dopo arrivi quel momento dal sapore un po’ amarognolo in cui ci si trova a fare una sorta di “selezione”, passatemi il termine, soprattutto se si susseguono determinati eventi.
Quando succede un qualcosa di spiacevole in amore, il dolore che si prova è sempre tanto e profondo ma per quanto mi riguarda non è assolutamente da considerare minore quello che si prova in amicizia quando le cose arrivano al capolinea, per questo vengono a bussare alla tua porta quei momenti in cui sei costretto, per il tuo bene personale, a mettere un punto, voltare pagina, fare un respirone e guardare oltre.
Non è mai una cosa piacevole da fare però purtroppo certe volte è necessaria, già al giorno d’oggi tutto è diventato difficile e complicato, se poi ti ritrovi accanto a te persone che in un qualsiasi modo riescono ad inquinare la tua aria beh, allora la faccenda diventa davvero ardua e nonostante io sia una creatura strana ma dalle spalle estremamente larghe, non sono un robot e ho dei limiti anche io.
Troppo spesso diamo tutto per scontato, troppo spesso diamo l’anima a persone che non si meritano niente, troppo spesso chiudiamo un occhio, troppo spesso ti avveleni il fegato ingiustamente ed inutilmente, troppo spesso si gioca col fuoco e dopo tutto a rimetterci sei solo te. La domanda da porsi in questi casi credo sia solo una: “ne vale la pena?” se la risposta è positiva allora sono certa che il tempo, la voglia e la volontà faranno il loro lavoro e ricostruiranno quel bellissimo puzzle ma se la risposta è “no”, tra un pianto e un lamento, si va avanti.
Questo è il mio pensiero ad oggi, dopo un periodo abbastanza turbolento, sarò fatta male io ma sapete cosa? Non mi interessa, per una volta devo pensare a me, sarebbe bene che la gente si facesse una valida e grande analisi di coscienza, perché io questa volta dormo tranquilla, certe persone a dir la verità non so nemmeno come facciano a guardarsi allo specchio ma d’altra parte, l’ipocrisia regna sovrana nel 2017, quindi che posso pretendere?
Ah, la mia risposta a quella fatidica domanda, se ne vale la pena, la volete sapere? No, non ne vale proprio la pena.