Buongiooooorno e buon venerdì! Il weekend è alle porte e quindi l’umore è alto!
Senza tergiversare vi dico che ho letto un libro che mi è entrato nel cuore e sottopelle. L’ho centellinato e amato tanto, l’ho proprio vissuto. Il romanzo in questione è “Quando eravamo lupi” di Charlotte McConaghy pubblicato recentemente dalla casa editrice Piemme (che ringrazio infinitamente per la copia omaggio di questo gioiello!) al costo di 20.00€ per 330 pagine.
Dunque lettrici e lettori, non so da dove partire a parlarvene perché mi ha coinvolta nel profondo, mi sono proprio avvinghiata a questa storia e soprattutto alla protagonista. Partiamo da lei, Inti Flyn, la donna dei lupi. Arriva nelle Highlands scozzesi insieme al suo team per guidare la reintroduzione di ben 14 lupi in quel territorio selvaggio e remoto.
Insieme a loro c’è anche la sua sorella gemella, Aggie. Fin da subito si capisce che ha vissuto un qualcosa di traumatico ma il tutto verrà svelato al lettore piano piano attraverso preziosi flashback che arricchiscono e delineano la storia dandoci un panorama più completo.
L’ambiente rurale e selvaggio è descritto magnificamente, si percepiscono i profumi e gli odori del bosco. Al progetto di reintroduzione dei lupi si mescolano la vita della nostra protagonista e le dinamiche di una popolazione che vive di allevatori di pecore. Come potete immaginare non accolgono Inti ed il suo team a braccia aperte, sono preoccupati per i greggi e quindi per la loro sopravvivenza.
La relazione tra uomo e natura selvaggia sono al centro della trama, si incontrano e si scontrano per riuscire a trovare un equilibrio. Mentre i lupi vagano per le foreste alla ricerca del proprio posto, noi lettori viviamo insieme alla protagonista il suo cambiamento e la sua profonda evoluzione. C’è anche da risolvere un mistero… Ad un tratto un uomo viene trovato morto e Inti non può permettere che i cittadini puntino il dito contro i suoi lupi.
“Quando eravamo lupi” di Charlotte McConaghy è una storia che trasmette tanto. Mi sono sentita partecipe dell’intimità della protagonista e con lei ho condiviso e condivido pensieri e sensazioni. Luce ed ombra s’intrecciano tante volte, è un romanzo pieno di contrasti e sfaccettature, proprio come Inti Flynn.
Inutile dirvi che questa storia mi ha catturata dall’inizio, già dalle prime pagine mi sono sentita in un certo senso legata al personaggio, ai suoi pensieri e al suo scopo. L’autrice ha una penna incisiva e decisamente accattivante. Il suo stile è poetico, crudo e allo stesso tempo evocativo. L’atmosfera che si respira durante tutta la lettura è intensa e immersiva.
Non vi nego che non volevo terminare questa lettura, avevo paura del finale ed invece l’ho trovato perfetto per la storia, coerente e profondo. Quando ho terminato il libro mi sono ritrovata ad abbracciarlo; forse avevo bisogno di abbracciare Inti oppure lei aveva bisogno di abbracciare me, non lo so ma ci siamo tenute strette. Adesso che l’ho finito lo sento ancora dentro di me, nei pensieri e nel cuore. In un certo senso mi manca e quando i libri riescono a suscitare questa emozione vuol dire che hanno veramente fatto e il loro lavoro.
Per chi è? Consiglio questo romanzo a tutti gli amanti dei boschi, delle foreste del mondo selvaggio. Leggetelo se siete persone introspettive, amanti della solitudine e della pace che si prova quando ci si trova in mezzo al bosco.
“Quando eravamo lupi” di Charlotte McConaghy un romanzo che mi ha colpita nel profondo e rientra sicuramente nei “romanzi del cuore”, questo è poco ma sicuro.
Spero di avervi convinti a dargli una possibilità perché ne vale veramente la pena. Tra l’altro ho scoperto che l’autrice ha scritto anche un altro romanzo, “La ragazza che seguiva gli stormi” sempre pubblicato da Piemme nel 2021, inutile dirvi che l’ho già piazzato in wishlist!
Lettrici e lettori, questo è tutto, vi auguro di passare un sereno fine settimana e mi raccomando, ricordatevi che leggere è sempre una buona idea!