“Ricordati di Bach” di Alice Cappagli

Buondì lettrici e lettori, siete in ferie? Spero che stiate tutti bene. Io sto molto bene, sono in vacanza e vi scrivo circondata dal verde, dalle folate di ventolino fresco e dai monti che piacciono a me. Ma sono qua perché voglio raccontarvi dell’ultimo romanzo letto, “Ricordati di Bach” di Alice Cappagli pubblicato da Einaudi qualche annetto fa al costo di 17.50€ per un totale di 264 pagine.

Di Alice Cappagli ho già letto “Niente caffè per Spinoza”, un libro che ricordo col sorriso. Mi piacque molto sia come trama che come costruzione dei personaggi. Il “Professore” ad esempio ce l’ho nel cuore. Appena ho iniziato questa lettura, ho ritrovato con molto piacere la penna gentile e sensibile dell’autrice. Sa essere incisiva quando serve, è ricca di riflessioni e soprattutto è molto umana.

"Ricordati di Bach" di Alice Cappagli

La nostra protagonista , Cecilia, non è altro che una bambina quando un incidente in macchina la provoca un danno importante al braccio. Da lì, si avvicinerà alla musica, un po’ per caso un po’ per i geni familiari. I personaggi che orbitano attorno alla trama sono diversi tra di loro, ben caratterizzati e facilmente immaginabili nella mente del lettore. Tutto prende forma in maniera naturale.
I genitori, la ragazza che frequenta insieme a lei le lezioni di musica e il maestro a dir poco bizzarro che le amplierà la semplice visione di musica che non ha bisogno solo delle mani e dello strumento ma c’è molto di più dietro una sinfonia.

La musica è vita, terapia, un’alleata preziosa in ogni momento di vita, bello e soprattutto brutto. Cecilia, la protagonista, farà un’evoluzione incredibile e la storia è molto umana, sensibile e profonda. Non mancano i sorrisi, le informazioni tecniche legate al mondo del violoncello e i colpi di scena… Soprattutto quello finale, avevo annusato qualcosa ma non mi aspettavo tutto questo, assolutamente! Quando ho letto la fatidica pagina, ho spalancato la bocca cari lettori, vi dico la verità.

Detto questo, “Ricordati di Bach” di Alice Cappagli è stato per me un libro “coccola“, una lettura confortevole piena di coraggio e speranza. Secondo me nella parte centrale il ritmo è calato un pochino, in alcuni punti mi è risultato un filo piatto e macchinoso però nel complesso è stata una lettura piacevole, impossibile dire il contrario. Ho preferito l’altro romanzo, “Niente caffè per Spinoza”, questo sì, non lo nego.

Per chi è? Lo consiglio agli amanti della musica, a chi si approccia al mondo del violoncello e anche a chi ha voglia di una lettura “coccola” che sappia tenere compagnia. Tra l’altro, secondo me “Ricordati di Bach” di Alice Cappagli è un romanzo perfetto per questo periodo estivo. Semplice, avvincente, gentile e molto umano.

Care lettrici e lettori, se avete voglia di dirmi la vostra vi aspetto nei commenti o sui miei social, sono ben felice di chiacchierare con voi di libri.
Noi ci sentiamo presto con altri consigli librosi, buon proseguimento di giornata a tutti!