Buon Lunedì lettrici e lettori e diamo il benvenuto ad Agosto, il mese estivo per eccellenza!
Siete in vacanza o ancora no? Io ho l’ultima settimana di lavoro e poi finalmente stacco la spina dalla routine e corro a rilassarmi tra i boschi. Niente viaggio ma tanta quiete.
Detto ciò, ho terminato proprio ieri la lettura che mi ha fatto da “ponte” tra Luglio e Agosto, un romanzo pubblicato recentemente da Rizzoli, che ringrazio tantissimo per la copia, al costo di 18.00€ per 347 pagine. Il testo in questione è “Figlie selvagge” di Cinzia Giorgio e amici… CHE STORIA!
Siamo a Benevento nel 1630 e ci moviamo tra le mura della città e i boschi.
L’autrice ci porta nel cuore di questo luogo, ci fa entrare nelle viscere di Benevento permettendoci di respirare un’atmosfera quasi mistica. Le figure centrali del romanzo sono Bianca, sua sorella Maria e la madre Rosa.
Loro tre orbitano attorno a un qualcosa di grande, sono tutte custodi di un sapere antico legato alla Natura, alla Luna, ai cicli e alle erbe. Preparavano decotti e mix di erbe, radici, foglie e quant’altro per aiutare la popolazione ma ahimè quest’antica conoscenza è stata scambiata con la stregoneria per troppo tempo. D’altra parte, l’ignoranza e la superstizione con le loro sterili convinzioni, possono essere delle armi potentissime. Venivano chiamate “janare” e il loro sapere era visto come una manifestazione del maligno agli occhi della gente ottusa e degli uomini di scienza.
“Figlie selvagge” di Cinzia Giorgio è una storia in grado di farvi immergere completamente in questa realtà. Ho scoperto tante cose su Benevento, uno dei luoghi più significativi legati alla figura di queste donne e l’autrice ha meravigliosamente incastrato nel romanzo persone realmente esistite, come la figura di Pietro Piperno.
La copertina è ammaliante e la storia lo è altrettanto. Ho empatizzato tanto, tantissimo, con queste figure femminili, ho goduto delle descrizioni naturalistiche che mi hanno fatto percepire sensazioni e profumi netti, ho sentito la paura di Rosa, la rabbia di Bianca, la bellezza di Maria. Sono stata insieme a loro durante tutta la lettura e adesso che ho terminato il libro, mi mancano.
È una storia davvero affascinante, piena di sfumature e riflessioni. Mi sono sentita molto vicina a queste “streghe verdi”, come le chiamerei affettuosamente io, alla loro connessione, devozione e simbiosi con Madre Natura. Le donne sono le protagoniste assolute di “Figlie selvagge” di Cinzia Giorgio che ha saputo entrare in profondità e rendere “vive” queste figure. Sono donne molto umane dalle personalità diverse e forti che l’autrice ha saputo caratterizzare davvero bene.
All’interno del romanzo troverete qualche salto temporale e i punti di vista si alternano ma vi assicuro che niente crea caos. Quando la penna è bella, fluida e spiega bene le dinamiche, non c’è sbalzo che tenga.
Per me è stata una lettura davvero coinvolgente, mi è entrata addosso e sento ancora quell’atmosfera quasi mistica, onirica e in sospensione.
Per chi è? Senza dubbio per chi ama raccogliere le erbe, per chi segue le stagioni e i cicli lunari. Lo consiglio a chi ama camminare a piedi scalzi sull’erba fresca, a chi ama il profumo del terriccio e anche a chi è innamorato dei romanzi che si basano su un qualcosa di vero.
Dunque, in questo mese di vacanze e relax, fatevi un regalo e leggete “Figlie selvagge” di Cinzia Giorgio. Non perdetevi questa storia intensa di donne che con coraggio hanno mantenuto la testa alta e lo sguardo fiero camminando per il loro sentiero alla continua ricerca della libertà.
A presto amici, buon proseguimento di giornata!