“Il bracconiere e la ragazza che suonava il violino” di Aimé Maquignaz

Buongiorno lettrici e lettori, spero stiate bene! Giugno è arrivato e ha portato con se il caldo e io ho già iniziato il countdown in attesa dell’Autunno con la sua arietta frescolina!
Ma parliamo di cose belle: i libri, i nostri preziosi amici di carta ed inchiostro che ci permettono di viaggiare tantissimo anche da seduti. Un libro che vi farà venire una gran voglia di preparare lo zaino è proprio la mia prima lettura di Giugno; “Il bracconiere e la ragazza che suonava il violino” di Aimé Maquignaz. È stato pubblicato a fine 2024 dalla casa editrice Piemme al costo di €20.00 per 226 pagine.

"Il bracconiere e la ragazza che suonava il violino" di Aimé Maquignaz

Innanzitutto possiamo dire che la copertina di questo libro è super bella ed evocativa?? A me piace tantissimo! Prima di raccontarvi le mie impressioni su questo romanzo ci tengo a ringraziare di cuore la casa editrice per avermi omaggiata della copia.

I temi trattati sono tanti e intensi, sembra una storia lineare ma non lo è perché le corde che l’autore tocca sono delicate. Attraverso i due protagonisti della storia, un uomo di montagna e una giovane sciamana, Aimé Maquignaz ci parla di spiritualità, dell’amore e del suo grande potere di smuovere mari e monti. Ci sono tante riflessioni sul senso della vita, sulla montagna con le sue bellezze e i suoi spigoli e ovviamente si parla anche della Natura con tutte le sue leggi.

“Il bracconiere e la ragazza che suonava il violino” di Aimé Maquignaz si svolge durante la II Guerra Mondiale, abbiamo la lotta partigiana e poi ci spostiamo in Tibet nel periodo dell’invasione cinese. È un romanzo che oltre a far riflettere, fa viaggiare molto anche da seduti. Spaziamo molto e i luoghi citati sono tanti, una goduria per chi ama viaggiare, ve lo garantisco.
Tra queste pagine non manca l‘omaggio alla bellezza e alla maestosità del Cervino. Per chi ama le descrizioni sensoriali, con la penna dell’autore, potrà godere di splendidi dettagli legati alle valle ai piedi del Cervino, dei paesaggi, delle viste panoramiche… Insomma amici, evviva le descrizioni della Natura!
È una storia che intreccia molte cose: sensazioni, luoghi, Natura e riflessioni. Celebra la bellezza dell’ambiente circostante e l’intensità dei legami umani facendo emozionare il lettore e facendogli conoscere anche alcune popolazioni e culture.

Lo stile dell’autore è onirico, raffinato, evocativo e poetico. Al contempo però sa essere crudo e aspro a seconda dell’argomento trattato. Un dualismo che regala personalità alla storia e tiene alta l’attenzione del lettore. È un romanzo che secondo me parla al lettore, lascia la sua traccia e va oltre al puro intrattenimento.

Per chi è? Lo consiglio alle lettrici e ai lettori amanti dei libri ambientati in montagna ricchi di descrizioni naturalistiche. Se avete voglia di una storia ricca di emozioni e pensieri che vi faccia “alienare” meravigliosamente dalla realtà, “Il bracconiere e la ragazza che suonava il violino” di Aimé Maquignaz è il romanzo che fa al caso vostro.

E dunque anche la prima lettura di Giugno è andata e sono felice di aver scoperto la penna di questo autore, non avevo mai letto niente di suo ma è stata davvero una piacevole scoperta.
Vi auguro buon proseguimento di giornata e ricordatevi che leggere è sempre una buona idea!