Sternbergia!

Avete visto che stanno iniziando a spuntare dei fiorellini gialli? Piccoli, bassi e dalle foglie cicciotte?
Ecco, si tratta della pianta nota come Sternbergia, chiamata anche Zafferanastro.
Io non me ne intendo di fiori e di piante, chi mi conosce sa che purtroppo non sono dotata di pollicione verde, il mio è nero, nero come la pece! Nonostante ciò, questa pianta mi ha sempre fatto una grande simpatia perché fiorisce un po’ al contrario… Infatti quando la massa di fiori sfiorisce, la Sternbergia dà il meglio di sè. Trascorre tutto il periodo estivo sotto forma di bulbo perché lei il caldo non lo vuole, sta lì zitta zitta sotto terra e poi, quando percepisce il frescolino portato dal clima autunnale, verso metà Settembre inizio Ottobre, ecco che fiorisce bella e soddisfatta mostrando i suoi fiori giallo – oro che spiccano ed attirano l’attenzione nei nostri prati e campi. Una pianta egocentrica? Beh, probabilmente sì, quando se ne sono andati tutti arriva lei sul palco vegetale godendosi i riflettori, non a caso da molti esperti è ritenuta la miglior fioritura autunnale.
Il motivo della mia simpatia verso questa pianta è molto semplice… Siamo uguali. Anche io mi appassisco un po’ col caldo, c’è poco da fare e, come la Sternbergia, anch’io sono innamorata follemente dell’Autunno e quando vedo i fiorellini spuntare nella nostra vegetazione toscana mi sorride il cuore, l’anima, la mente, TUTTO, perché vuol dire che ci siamo, il frescolino è in arrivo per davvero!
Che poi possiamo dire che questa pianta, oltre ad essere un tantino egocentrica, è anche parecchio controcorrente ma alla fine, in un mondo troppo spesso omologato, si deve solo apprezzare un fiorellino che nonostante tutto decide di sbocciare in un periodo tutto suo, no?
Proprio questo weekend appena passato, mentre ero nella mia cara campagna a fare due passi, ho adocchiato i primi fiorellini gialli e subito mi ha sorriso il cuore. Mi sono avvicinata a loro, erano un po’ umidi dalla brina nottura e dentro di me ho proprio pensato “Benvenuto Autunno mio…”