Camminare è un po’ come vivere…

Credo che alla fin fine camminare sia un po’ come vivere, perché parti, non sai cosa potresti incontrare, sai dove devi tornare, ma non sai che sapore avrà quella camminata.
Camminare è come vivere, perché passo dopo passo ti muovi in avanti, nel bene o nel male, incappando il sentiero giusto oppure sbagliando strada, però comunque resta il fatto che sei in costante movimento.
Ci sono paesaggi, luoghi e strade che hai visto e rivisto centinaia di volte, eppure spesso e volentieri ti regalano una sensazione diversa, oppure ti accorgi di un nuovo dettaglio che ancora non avevi notato.
Puoi inciampare; distrattamente non avevi visto quella buca o quella radice in fuori ma di certo è un insegnamento per la prossima volta che passerai di lì, sai che in quel determinato posto devi stare attenta e cauta e cosa cambia dalla vita quotidiana? Niente, anche lì facciamo un errore, lo mettiamo nella saccoccia delle esperienze e cerchiamo di scansarlo la prossima volta.
Poi ci sono le sacrosante salite e nella camminata la fatica è fisica mentre nella vita è cerebrale, quelle che ti fanno sentire la stanchezza pura, senti il corpo che spinge, i muscoli in tensione, ti senti affaticato, stressato, con la testa pesante ed il fiato corto però poi sai che dopo potrai tirare un sospiro di sollievo, perché sarà in ogni caso tutta discesa, col fisico e la testa leggeri e rilassati.
Ci sono momenti morti in una camminata, attimi di noia ed apatia in cui le gambe vanno avanti per inerzia, come nella vita, poi magari ecco che una piccolezza come un panorama, una farfalla o un fiore ti riportano alla piacevolezza della tua passeggiata, cose che accadono sempre nel nostro quotidiano, momenti belli che vanno a rompere quel solito tran tran.
Camminare è come vivere perché non sempre c’è il sole ed il clima perfetto, certe volte ti senti le gambe pesanti come macigni e vorresti solo stare immobile, altre fa freddo, oppure il vento ti fa durare il doppio della fatica, magari inizi la tua camminata con qualche nuvola sparsa e poi ecco che un temporale ti sorprende.
Camminare alla fine dei conti è imprevedibile come vivere ma si va sempre avanti, un piede dopo l’altro.