Una nuova ricetta chiamata… “Formarillònio”!

Siamo già a più di metà Ottobre e al mio caro paesello è terminata anche per quest’anno la tradizionale Fiera di San Luca, il meteo ci ha voluto decisamente tanto bene e che dire, è stata una settimana bella, piena di energia positiva, di chiacchiere, di birre, di colori e di sorrisi.
La Fiera dell’Impruneta è una tradizione abbastanza antica ed è uguale da sempre ma quest’anno è subentrata una novità, anzi, una bella e piacevole novità, che già l’anno scorso aveva fatto capolino ma quest’anno si è completata, ha preso una vera e propria forma che però non deve rimanere lì a prendere polvere tutto l’anno, dovrebbe continuare questa collaborazione per creare eventi, cene, feste e serate a più non posso.
Sto parlando del ristorante, pizzeria e bar battezzato “Formarillònio”, un nome bizzarro ma perfetto, che racchiude i quattro rioni Imprunetini, Fornaci, Sante Marie, Pallò e Sant’Antonio.
Penserete che quattro galli in un pollaio abbiano vita breve? Beh, noi ce l’abbiamo fatta ed anche parecchio bene aggiungerei, i paesani sono rimasti molto contenti di questa iniziativa, tranne qualche personaggio che come sempre deve fare l’asociale rimanendo sulle sue idee (a mio parere estremamente errate) ed io, rionale dal cuore verde, sono stata contentissima di prendere parte a questa iniziativa.
Vedere i quattro rioni imprunetini che collaborano al bar, al servizio, alla cassa ed in cucina è una cosa meravigliosa considerando che durante il mese di Settembre siamo “avversari”, abbiamo personalità e mentalità completamente diverse e qualche volta anche contrastanti ma vi giuro, credetemi se vi dico che stare tutti quanti mescolati è stata proprio una bella esperienza, era divertente anche solo il fatto d’arrivare in quella parte di Piazza Nova e vedere le felpe rosse, blu, verdi e bianche che bevevano un caffè insieme scambiando allegramente qualche battuta.
Siamo stati bene, un quartetto ben assortito e ben amalgamato; è come quando provi una nuova ricetta, leggi gli ingredienti pensando al da farsi, inizi un po’ titubante, poi man mano che vai avanti noti che l’impasto si mescola bene, alle narici ti arriva un buon profumino, assaggi, inforni e poi sorridi per il bel risultato (se non te lo dimentichi in forno come succede a me!), ecco, è stato più o meno la stessa sensazione, una partenza un pochino lenta ma via via l’affiatamento aumentava sempre di più e alla fine della settimana eravamo tutti (o quasi) rilassati, stanchi e tanto sorridenti.
Ho sempre sostenuto che i quattro rioni presi singolarmente siano davvero una grande forza, sono la linfa vitale del paesello ma vi giuro, ho toccato con mano e visto coi miei occhietti vispi che se mettono insieme le loro forze diventano veramente una potenza!
Dunque, tralasciando il mese settembrino che è delicato e non possiamo proprio collaborare, per il resto dell’anno credo che questo “Formarillònio” dovrebbe ritrovarsi più spesso, organizzare tante cose con l’aiuto di tutti ed i motivi sono molteplici; innanzitutto stiamo tutti insieme ed è come se per una o più serate il paese si riunisse tutto nel solito luogo, seconda di poi dato che il Comune non ci aiuta minimamente, incassare qualche soldino fa sempre comodo, è un validissimo mezzo per far conoscere ancora di più la nostra amata Festa dell’Uva e dulcis in fundo perché… Ci si diverte da morire!!!!
Avanti tutta Formarillònio!