Lettrici e lettori, buondì e buon inizio settimana!
Ho recuperato un classico, evviva! Che benessere leggere queste splendide “penne attempate”, mi piace andare a cercare il significato delle parole, mi piace leggere a voce altà per la musicalità delle frasi… Insomma, i classici vanno letti, c’è poco da fare. Quando la casa editice Infinto Edizioni, che ringrazio moltissimo, mi ha proposto questa lettura, ho accolto questo testo a braccia aperte. Il saggio in questione è “La lettera anonima” di Edmondo De Amicis e questa nuova edizione costa 13.00€ per 86 pagine. Breve ma intenso e soprattutto, attualissimo!
De Amicis è conosciuto per il suo capolavoro “Cuore” del 1886 ma ha scritto tanti altri testi, tra cui questo saggio del 1897 che ho felicemente recuperato.
Innanzitutto: che bello il suo modo di raccontare, così elegante, musicale, preciso, BELLO!
Alla fine del XIX secolo, il fenomeno sociale della lettera anonima era molto diffuso. Lettere senza un mittente, senza firma, senza un nome o un volto. Lettere che non erano altro che un mero gioco di potere in grado di creare malesseri e ansie gratuite per il destinatario.
Riflettiamo insieme su quanto sia attuale questo saggio di De Amicis del 1897. Oggi non abbiamo lettere anonime ma abbiamo il deleterio odio del mondo legato ad Internet, abbiamo gli abominevoli “leoni da tastiera” che purtroppo si sentono liberi di poter offendere, distruggere e criticare malamente chiunque.
“La lettera anonima” di Edmondo De Amicis è un testo breve ma che va letto con calma, va assimilato bene ogni concetto, va digerito. Le riflessioni sono tante e credetemi, è disarmante da quest’è attuale. Mi ha colpito molto quando l’autore ragiona sull’odio, sull’invidia delle persone che non riescono a sopportare la felicità di un’altra persona e così cercano di oscurarla, di demolirla con frasi cattive e parole meschine. Che brutta bestia l’essere umano.
La lettera cartacea si è trasformata in messagi, dm, mail e quant’altro ma esiste, eccome se esite. La tecnologia ha surclassato la carta ma il concetto non cambia.
L’autore c’invita a riflettere su questo argomento importantissimo citando anche nomi importanti, vi porto l’esempio di Giuseppe Verdi al quale, come ci racconta De Amicis, fu detto attraverso una lettera anonima, di “dedicarsi ad altre industrie” perché secondo il destinatario ignoto, Verdi non ci capiva niente di musica. E pensate, ne ricevette anche il buon vecchio Manzoni! Eh… Beata ignoranza!
Per chi è? Ma io mi sento di consigliarlo senza dubbio a chiunque! Si tratta di un testo davvero breve e illuminante con un’argomentazione decisamente attuale che temo non passerà mai di moda perché ahimè la persona senza buon senso e senza rispetto è SEMPRE dietro l’angolo quindi credo che tutti dovrebbero leggere questo testo, nessuno escluso.
Che dire, sono davvero contenta di aver recuperato “La lettera anonima” di Edmondo De Amicis, è stata una lettura brillante che mi ha fatto riflettere molto. Il mondo avanza, tante cose cambiano, ma alcune rimangono sempre uguali purtroppo… Cambiano il vestito, il nome, ma non la sostanza!
Ringrazio nuovamente la casa editrice per la copia omaggio e ci sentiamo prestissimo con latri consigli librosi! Buon inizio settimana a tutti quanti!