“Gli ancestrali” di Brian Catling

Buongiooorno lettrici e lettori di questo spazio, spero stiate bene. Oggi vado subito al sodo e vi dico di tenervi forte, di allacciare le cinture di sicurezza perché abbiamo a che fare con un romanzo composto da una follia acuta e splendida! Sto parlando del secondo capitolo della trilogia visionaria pubblicata dalla casa editrice Safarà (che ringrazio tantissimo per la copia!) “Gli ancestrali” di Brian Catling.

Innanzitutto, qualche informazione di base, questo secondo volume costa 25.00€ per un totale di 433 pagine ed è meravigliosamente illustrato da Gianluigi Toccafondo. Trovate già tutta la trilogia nelle librerie fisiche e online in quanto anche il terzo volume, “I divisi”, è già stato pubblicato dalla casa editrice. L’autore, mente geniale, è poeta, scultore, pittore e artista performativo che realizza peculiari installazioni e ama dipingere ritratti di ciclopi immaginari. Percepiamo il suo “amore” per la figura del ciclope già dal primo libro, e anche in questo secondo ho piacevolmente ritrovato questa sua caratteristica che vede il ciclope come splendido emblema della mostruosità.

"Gli ancestrali" di Brian Catling

Nel 2021, quando ho letto il primo volume della trilogia, “Vorrh – La foresta senza fine”, rimasi davvero molto colpita dalla storia e tuttora resta uno dei libri più folli che abbia letto, anzi, sicuramente si becca la medaglia d’oro. In questa follia macabra io ho trovato una meraviglia pazzesca, la penna dell’autore è visionaria, anticonformista e unica nel suo genere.
Brian Catling conduce il lettore all’inizio di tutto, all’alba dell’umanità, portandolo nell’impenetrabile foresta del Vorrh che è una sorta di zona primordiale dell’essere umano, una culla. Con il secondo volume, “Gli ancestrali” di Brian Catling, la trama si aggroviglia e si arricchisce ancora di più. Veniamo catapultati in un vortice tra passato e presente dove si mescolano previsioni bibliche alle conseguenze del colonialismo e della Prima Guerra Mondiale. Quindi già da questo si può capire che l’autore fa sì che fatti storici si aggrappino al suo immaginario decisamente “weird“.

A proposito di “weird”… È a tutti gli effetti un genere letterario che possiamo tradurre con l’aggettivo “strano”. Per farvela breve, per chi non conoscesse il genere, è un mix tra horror, gotico, fantasy e fantascientifico. Il suo scopo è quello di creare suggestione senza toccare i rinomati cliché ma navigando in acque nuove e originalissime. È un genere che sicuramente spazia tanto e ha poche regole, forse è proprio questo il suo bello. In questo secondo volume conosciamo meglio le figure degli Ancestrali, che già nel primo libro c’erano stati presentati. Sono angeli caduti che non sono stati in grado di proteggere l’Albero della Coscienza. A causa di un pericolo, sono costretti a risvegliarsi e a tornare nella foresta. Sono figure ibride dotate di poteri sovrannaturali che affascinano e respingono il lettore, come tutto il libro del resto.

“Gli ancestrali” di Brian Catling è un libro vertiginoso sotto tantissimi fronti ed è ricco di riferimenti e metafore. È luce e ombra, il dualismo regna sovrano sia nel primo romanzo che in questo. La penna dell’autore ha una potenza evocativa degna di nota capace di travolgere, coinvolgente e affascinare. Brian Catling tesse una trama complicata e visionaria e riesce a farlo in modo magistrale mescolando personaggi bizzarri a follie labirintiche.

Per quanto mi riguarda anche questo secondo volume della trilogia è stata una lettura magnetica che mi ha catapultata in un qualcosa di caotico, inquietante, astruso ma di una bellezza pazzesca. L’autore sa come tenere il lettore incollato, secondo me è veramente un maestro dell’inquietudine e del meraviglioso creando questa storia che ruota attorno al mistero che avvolge tutta l’umanità.

Per chi è? Assolutamente per gli amanti del genere! Lo consiglio tantissimo a chi ama libri pazzi che fanno voli pindarici. Mi raccomando, recuperate chiaramente il primo libro, “Vorrh” e poi questo, essendo una trilogia dovete andare in ordine.
Dunque In conclusione “Gli ancestrali” di Brian Catling è stata una lettura che mi ha rapita dalla testa ai piedi, mi ha tenuta in apnea e mi ha fatto sgranare gli occhi. Folle, magico, unico, visionario, inquietante, poetico… Questo è il Vorrh. E ora non vedo l’ora di concludere la saga col terzo volume, quindi mi sa che tra non molto torneremo a parlare di questa storia…
Buona giornata e visto che (finalmente!) ci siamo, buon weekend a tutti quanti e ricordatevi che leggere è sempre una buona idea!