Lettrici e lettori buongiorno! Siamo a metà di questa settimana bollente e per non pensare al caldo e al fatto che ancora manca troppo alle ferie, parliamo di libri… Ho concluso “Il sentiero del sale” di Raynor Winn pubblicato qualche annetto fa dalla casa editrice Feltrinelli al costo di 19.00€ per 312 pagine.
Un libro letto da molti e che ha ricevuto opinioni contrastati. Proprio per farmi una mia idea, ho deciso di leggerlo e vi dico che per me è stata una lettura riassumibile così: Sì, MA. Ora scendiamo nei dettagli, così posso spiegarvi cosa mi è piaciuto e cosa invece non mi ha soddisfatta più di tanto.
Innanzitutto, per chi non conoscesse la storia, si tratta di un testo autobiografico che racconta un pezzo di vita dell’autrice e di suo marito Moth. A causa di un’ingiustizia, i due coniugi perdono tutto quanto, il tribunale priva Raynor e Moth di ogni bene materiale, compresa la loro fattoria. Quel loro “nido“, oltre ad essere la loro fattoria tanto amata, era anche l’unica fonte di guadagno. In concomitanza con questo avvenimento, a Moth viene diagnosticata una malattia invalidante e ahimè incurabile che lo avrebbe portato alla paralisi degli arti.
Sì, amici, è una storia vera e non un romanzo e questo fa riflettere molto perché nel giro di pochissimo, queste due persone si sono ritrovate senza niente in mano. Può succedere a chiunque in qualsiasi momento.
Moth e Raynor diventano quindi dei senzatetto. Lei ritrova negli scatoloni un libro, il “South West Coast Path”, un testo che racconta di questo cammino lungo la costa sudoccidentale dell’Inghilterra. Un libro che cambia le carte in tavola e che darà vita ad un qualcosa di enorme.
Raynor e Moth iniziano dunque a percorrere il South West Coast Path zaino in spalla e dormendo in tenda. Lasciano alle spalle la loro casa cercando di aggrapparsi alla speranza delle piccole cose. Percorrere 1.013 km è un’impresa folle e a dir poco faticosa che li metterà davanti a tente insidie. La pelle si brucerà per il gran caldo, i temporali sconquasseranno i pensieri, dovranno fare i conti con le intemperie e con l’attenta gestione del cibo e dell’acqua.
Tappa dopo tappa, il lettore si avvicina sempre di più a questa coppia affiatata e piena d’amore. Raynor racconta le sue paure all’idea di trascorrere il futuro senza Moth, a quel vuoto che incombe. Nel mentre però, Moth riansce. Camminare, passo dopo passo, con la Natura che fa sì da sfondo ma che allo stesso tempo riesce ad essere una medicina per l’anima e per il corpo è il messaggio più grande e profondo del libro. Il non darsi mai per sconfitto, il trovate il bello nel semplice e cercare la forza nell’alba, sono tutte cose che abbiamo a portata di mano ma che puntualmente non guardiamo con la giusta attenzione e gratitudine.
Trovo che il messaggio del romanzo sia davvero grande e profondo. Fa riflettere molto su una realtà che ignoriamo, sul fatto che tutto è precario, compresa la nostra esistenza. È bellissimo il rapporto tra i due coniugi, si respira la loro grande unione, il sentimento che li lega e il lettore si sente in un certo senso partecipe di questo viaggio.
“Il sentiero del sale” di Raynor Winn è un testo che fa bene, fa sorridere e infonde tantissima forza e speranza nonostante la trama sia apparentemente malinconica e poco felice. Mi sono piaciute molto le descrizioni naturalistiche, molto ricche di dettagli e sensoriali come piacciono a me.
Però, come vi dicevo all’inizio, ci sono degli elementi che non mi hanno convinta al 100%. Ho trovato tanti errori i battitura e refusi durante la lettura e questo non è mai una bella cosa. Nella seconda metà del libro ho percepito il ritmo più calante e tutto un pochino prolisso per i miei gusti, ho avuto la sensazione che l’autrice stesse leggermente “allungando il brodo”.
Per chi è? Beh, consiglio la lettura de “Il sentiero del sale” di Raynor Winn a chi sta vivendo un momento decisamente “no“, a chi sente il bisogno di una spinta emotiva e ai pessimisti cronici (tipo me!). Il suo messaggio è forte e per niente scontato, non contando che può capitare veramente a chiunque.
Detto questo, sono felice di aver recuperato questo testo, almeno mi sono fatta un’idea tutta mia, so che è stato fatto anche un film del 2024 basato sulla storia di Raynor e Moth e chissà, magari lo guarderò.
Lettrici e lettori, come sempre vi ringrazio per la vostra preziosa presenza, noi ci sentiamo presto con altre chiacchiere librose. Vi auguro buon proseguimento di giornata!