“Nella quiete del tempo” di Olga Tokarczuk

Lettrici e lettori buongiooorno! Siamo a metà Luglio e a me questo mese pare infinito… Per caso qualcuno ha manomesso le lancette del tempo? Scorre lento, a passi pesanti. In compenso però ho letto un libro a dir poco P A Z Z E S C O! Il romanzo in questione è stato pubblicato della casa editrice Bompiani al costo di 14.00€ per 314 pagine e sto parlando di una bomba: “Nella quiete del tempo” di Olga Tokarczuk.


Copertina magnetica, libro immenso, penna magistrale.
Potrei riassumere così questa lettura, ma andiamo più in profondità. Non è facile parlarvi di questo romanzo perché è davvero molto simbolico, pieno di splendide metafore e dattagli significativi. Più che una semplice lettura, questa è una vera “esperienza di lettura”. Quando l’ho terminato mi sono sentita frastornata, orfana, con addosso la stessa sensazione di quando si rientra da un viaggio o da una giornata ricchissima di emozioni e avvenimenti. Quando si ha ancora quei profumi nel naso, quelle immagini in testa che diventano fotografie… Insomma, non ci si stacca facilmente da questo libro.

"Nella quiete del tempo" di Olga Tokarczuk

L’autrice, scrittrice e poetessa tra le più acclamate della Polonia, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2018 e in questa storia ci porta in una dimensione complessa e unica nel suo genere.
Siamo a Prawiek, un villaggio sospeso nel tempo dove, attraverso una trama complicata e magnetica, impariamo a conoscere i tanti personaggi che ruotano attorno a questa fiaba dalle tinte malinconiche. L’atmosfera che si respira è in movimento perpetuo, senza tempo, antica e ovattata. Il tutto va ad intrecciare il passato, il presente e il futuro in una narrazione non lineare dove il “tempo” è il protagonista assoluto.

“L’uomo aggioga il tempo della propria sofferenza. Soffre a causa del passato e proietta la sofferenza nel futuro. Così facendo, crea la disperazione.”

“Nella quiete del tempo” di Olga Tokarczuk è una ragnatela di connessioni umane e non.
È una storia che nasce su un filo e si sviluppa in un equilibrio tutto suo grazie alla voce antica, solenne e ruvida di Olga Tokarczuk. Tra queste pagine troverete tanti significati nascosti, simbolismo, metafore e niente qui è lasciato al caso. Per questo vi dico che non si tratta di una lettura avanza tempo, non è una storia rilassante. È un romanzo vivo, un tamburo. Serve attenzione per leggere “Nella quiete del tempo” di Olga Tokarczuk, per catturare la sua potenza più intima, le sue svariate interpretazioni e riflessioni.
Non so nemmeno se ho colto tutto, forse servirà una rilettura in futuro, chissà. Una cosa è certa: voglio recuperare TUTTO dell’autrice… TUTTO!

Non è un libro che si legge, ma si vive e vi assicuro che entra dentro, sotto la pelle e in testa.
Ero in macchina e il pensiero andava al castellano Popielski, poi all’Uomo Cattivo. Durante la giornata ho pensato al macinacaffè, al micelio, a Spighetta che è un po’ strega e dall’animo terroso… Amici, fatevi un favore e leggere quest’autrice. Perché la sua scrittura è davvero gigantesca, ampia, maestosa.
Per chi è? Bah, vi direi per tutti perché lasciarsi ammaliare dalla penna dell’autrice è un’esperienza meravigliosa. Ci si sente come se si fosse stati colpiti da un incantesimo. Leggetelo, leggetelo.

“Nella quiete del tempo” di Olga Tokarczuk è stata una rivelazione, una lettura abbagliante nonostante il suo tono cupo, malinconico e talvolta crudo. Una storia che rammenta la ciclicità dell’essere umano, della Natura e della vita dove tutto nasce, fa il suo persorso e poi si eclissa.
Una lettura imponente. Davvero immensa.
Fateci un pensierino amici cari, date retta alla Sil! Ci sentiamo prestissimo con altri consigli librosi!

…Grazie a te, anima silenziosa e potente che mi hai messo tra le mani questo gioiello maestoso.